Torta zebrata



Pics by Mikiphoto.it
Il weekend ha bussato di nuovo alla porta e con esso l’immancabile voglia di una colazione buona, fatta con pane e marmellata, un cappuccino o una spremuta e perché no, una bella fetta di torta soffice soffice.
Ribadisco, soffice!
Si perché la mattina, vuoi perché ultimamente sono diventata di un sonnoloso pauroso, vuoi perché fa freddo e mille altre cose… insomma mi va qualcosa che mi coccoli, qualcosa che mi dica “buongiorno” con dolcezza… e questa torta sembra essere fatta apposta!

Gli ingredienti per una torta sono:
  • 300 g di farina
  • 4 uova
  • 250 g di zucchero
  • 250 ml di latte
  • 200 ml di olio di semi
  • 2 cucchiai di cacao amaro
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • 1 bustina di vanillina
Il procedimento è mooooolto semplice: sbattete le uova in una ciotola e montatele insieme allo zucchero. Aggiungete l’olio, il latte ed infine la farina (in cui precedentemente avrete versato sia la bustina di lievito che la vanillina). L’impasto risulterà un po’ liquidino ma niente panico, il risultato è garantito!
Pics by Mikiphoto.it
A questo punto versate metà dell’impasto in una ciotola e aggiungete il cacao amaro, così da ottenere metà pasta bianca e metà “nera”.
Ora viene il bello: prendete la tortiera bella imburrata e infarinata o foderata con la carta da forno.
Prendete poi due mestoli, di quelli che utilizzate per versare il brodo per intenderci, (ne servirà uno per impasto) e iniziate a versare i due impasti alternandoli. Personalmente inizio dal bianco, lo verso al centro della tortiera e prima che si sia allargato troppo verso un bel mestolo di impasto al cacao al centro di quello bianco, poi prendo di nuovo l’impasto bianco e così via. Una volta finito i due impasti formeranno una serie di cerchi alternati, bianchi e neri… e vai con l’optical!
La torta si cuoce in 35-40 minuti circa, in forno statico e preriscaldato a 180°.
Difficoltà? Bassa.
Risultato? Ottimo.
Durata della torta?
In casa mia non più di 24 ore!
Ogni tanto le ricette della Parodi ci azzeccano, devo ammetterlo, (la citazione de “I menù di Benedetta” è d’obbligo scusate)!
Miao!



Pics by Mikiphoto.it


Commenti

Post più popolari